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Premio Nazionale di Arti Letterarie Arte Città Amica Torino 2011 VIII Edizione |
Ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2012 |
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Verbale di Giuria
Giovedì 6 ottobre 2011 alle ore 21,00 presso la sede del Centro Culturale “Arte Città Amica“, Via Rubiana, 15 – Torino, si è riunita la giuria del ”Premio Nazionale di Arti Letterarie”, composta da:
Sezione Romanzo: Bruna Bertolo (giornalista, Scrittrice) , Fabrizio Legger (giornalista, scrittore), Mauro Minola (docente, scrittore);
Sezione poesia edita: Piero Abrate (giornalista e scrittore), Andrea Bolfi, (poeta scrittore), Sandro Gros Pietro, (editore, poeta)
Sezione Racconti inediti: Davide Ghezzo (docente, scrittore), Danilo Tacchino (giornalista, scrittore); Piergiorgio Tomatis (scrittore)
Sezione Poesia singola: Marina Flecchia (poetessa), Mario Parodi (docente, scrittore), Sergio Veiluva (professore, poeta);
Sezione speciale Saggio inedito – Massimo Centini (giornalista, scrittore), Danilo Tacchino (giornalista, scrittore);
Presidente di giuria: Danilo Tacchino
Segretaria del premio: Raffaella Spada (presidente del Centro Culturale Arte Città Amica).
La giuria preliminarmente ha esaminato gli elaborati selezionando una prima “rosa” di finalisti.
Dopo ulteriori e comparative riletture ha così definito le graduatorie:
Sezione romanzo edito:
- 1° premio a Zaninotto Claudio di Garlasco – Quando due elefanti litigano….
- 2° premio a Conca Bonizzoni Sergio- di Milano – Il mistero del duplice delitto di Pescarenico;
- 3° premio a Roberto Meistro di Torino – I portici di San Rocco;
- 4° premio a Rescigno Ada di Nettuno – K 475;
- 5° premio a Montaldo Paolo di Luserna San Giovanni – Il labirinto di Dio.
Sezione Volume di Poesie:
- 1° premio a Pardini Nazario di Arena Metato (PI) – L’Azzardo dei confin;
- 2° premio a Smaldone Bartolomeo di Altamura (BA) – Atomi;
- 3° premio a Lucente Natino di Cosenza – Il canto di un sosia;
- 4° premio a Vacchetta Flavio di Bene Vagienna (CN) – Akeldamà;
- 5° premio a Brigliadori Ivana di Bologna – Letras de tango.
Sezione Racconto Inedito:
- 1° premio a Gazzaniga Riccardo di Genova – Il gregario;
- 2° premio a Castagneri Alberto di Pinerolo – Londra;
- 3° premio a Gennaro Roberto di Genova – Polvere di luna;
- 4° premio a Di Dio Maria Cristina di Calascibetta (EN) – La casa di vetro;
- 5° premio a Re Roberto di Lanzo T.se (TO) – L’ultimo tramonto.
Sezione Poesie:
- 1° premio a Innocenti Stefano di Uzzano (PT) – La ballata dell’amor disperato;
- 2° premio a Cardillo Anna Maria di Roma – Ti cerchero;
- 3° premio a Vettorello Rodolfo di Milano – Dannata terra;
- 4° premio a Maiore Tamponi Rossella di Genova – Ardente;
- 5° premio a Dazzani Marco di Imola – Come un ricordo.
Sezione speciale Saggio inedito:
Menzione d’onore
- Consoli Carmelo di Firenze – La grazia nella follia;
- Fiore Davis di Milano – La matrix economica;
- Grangetto Giuseppe di Bussoleno (TO) – Godiamoci l’opera;
- Montacchiesi Mauro di Roma – De hominibus;
- Vencia Eddi di Piane Crati (CS) – Il dovere di leggere.
Segnaalzioni dei merito della Giuria:
Sezione Romanzo edito:
- Dovini Ottavio di Rivoli (TO) – I piedi di Madelein;
- Friggieri Alessandro di Milano – Il secolo d.c.;
- Plumeri Caterini Mariella di Montecastello(PI) – In India con lakshmin;
- Spinetti Valentina di Urbino – Le ragazze dai bracciali tintinnanti;
- Trevisan Teodora di Grugliasco (TO) – le apparenze dell’alba.
Sezione Volume di Poesie:
- Capuzzo Picello Antonietta di Ferrara – Come uccelli d’inverno;
- Ceccarossi Giannicola di Roma – Aspetterò l’arrivo delle rondini;
- Giuliodori Lucio di Perugia – Alchimia surrealista;
- Pelo Roberto di Roma In cerca di Altri autunni;
- Venuti Silvia di Carezzate (VA) – Oltre il quotidiano:
Sezione Racconto inedito:
- Contoli Antonio di Roma – Amnesia
- Di Tommaso Giovanna di Busto Arsizio (VA) – Tornare
- Giacobini Giordano di Castiglione delle Siviere (MN) – Il corso di guida
- Marone Lorenzo di Napoli – La ragazza del lunedì
Sezione Poesia Singola:
- Capecchi Loriana di Quarrata (PT) – Madre
- Lazzerotti Bruno di Milano – La strada di nebbia
- Lupetti Maria Grazia di Parma – Vento marino
- Tamaro Tristano di Trieste – Il pentagramma vuoto
- Zanoia Paola di Verbania Intra – Lasciatemi andare ora
Sezione Il comitato del Premio Arte Città Amica, oltre ai giudizi espressi dalla giuria competente, ha ritenuto meritevoli i seguenti autori:
Sezione Poesia Singola:
- Bertolino Alessandro di Torino – Quei pomeriggi a giocare in cortile;
- Biasion Martinelli Maria Teresa di Orbassano – Adesso ho capito;
- Calilli Enrico di Torino – Giappone;
- Campora Franco di Mappano (TO) – Che ora è;
- Cottura Luigina di Pinerolo (TO) – Amara solitudine;
- Maranzana Cristina di Rivoli (TO) – Persa;
- Meloni Pina di Nichelino (TO) Sui gradini del sole;
- Merandino Roberto di Borgaro T.Se (TO) – Amor patrio;
- Pizzuto Gaetano di Torino – Il volo di Icaro;
- Sabatini Margherita di Torino – La strada del silenzio;
- Solinas Laura di Moncalieri (TO) -Scene da un matrimonio;
- Terrana Eduardo di Rovigo – Anni 60;
- Torrito Danilo di Candiolo (TO) – La panchina;
Sezione Racconto inedito:
- Relandini Mario di Roma – Il sogno di Laura
La Giuria è lieta di riconoscere il buon livello dei testi inviati per la fantasia, la creatività, l’ispirazione e la scrittura.
Le motivazioni dei primi classificati verranno espresse separatamente.
Il presente atto viene firmato dal Direttore del premio letterario Dr. Danilo Tacchino e dalla Presidente Raffaella Spada |
Premiazione
Sezione Romanzo edito
- 1º Claudio Zaninotto di Garlasco Con l’opera: Quando due elefanti litigano…. è l’erba che ci va di mezzo Ed. Ass. Amici di Lino Poisa premiato con trofeo, diploma d’onore e assegno di 500€ «Ottimo saggio storico, politico e sociale, dedicato al Sudan e alla terribile guerra tra il Nord e il Sud di questo grande paese africano. Utilizzando uno stile assai scorrevole, con gran chiarezza e dovizia di particolari, l’Autore conduce il lettore nel dramma della guerra sudanese, tra regime e ribelli, dove islamisti e cristiano-animisti si sono combattuti ferocemente per oltre un ventennio, sino a giungere all’indipendenza del Sud Sudan. Un saggio dedicato al terribile dramma di un popolo: libro toccante, coinvolgente, che ci fa sentire vicina una realtà che da noi è tanto geograficamente lontana».
- 2º Sergio Conca Bonizzoni di Milano Con l’opera: Il mistero del duplice delitto di Pescarenico editore: Narratori contemporanei premiato con targa d’argento, diploma d’onore e con il quadro di Carla Gentile. «Avvincente romanzo giallo ambientato a Pescarenico, subito dopo la celebre “Notte degli imbrogli” dei Promessi Sposi. I personaggi, che si rifanno a quelli del romanzo di Alessandro Manzoni, vengono ritratti con grande abilità e con una sensibilità molto moderna. Ottimo lo stile, scorrevole e intrigante, che invoglia alla lettura, tenendo il lettore col fiato sospeso fino alla conclusione. Sullo sfondo un originale affresco della Milano del Seicento, tra colpi di scena e ambientazioni manzoniane, dove le tormentate vicende si amalgamano con l’intrigo, il delitto e il mistero».
- 3º Roberto Meistro di Torino Con l’opera: I portici di San Rocco Edizioni Neos premiato con targa d’argento,diploma d’onore e con il quadro di Mary Morgillo. «Di questo libro colpisce in modo assoluto lo stile narrativo: coinvolgente, essenziale, diretto allo scopo, mai banale, uno stile che riesce ad incatenare il lettore colto a volte di sorpresa. Essenziale dunque in un romanzo giallo, ricco di colpi di scena e carico di tensioni emotive. Alcune descrizioni, in particolare, rivelano la capacità dell’autore di mescolare in modo convincente cause ed effetto, con toni di assoluto carisma che si rivestono di atmosfere magicamente convincenti. Un giallo che fa riflettere sulla fragilità della natura umana, capace di miracoli d’amore e di delitti efferati, con personaggi dal carattere passionale che sfuggono a banali classificazioni di tipo etico».
- 4º Ada Rescigno di Nettuno (RM) Con l’opera: K475 editore: Totem premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore e con il quadro di Alfredo De Leonardis. «Un romanzo davvero emozionante, che avvince il lettore per l’intensità narrativa e per il contenuto. E’ la storia di un aguzzino nazista e della sua vittima, Herman ed Elena, raccontata e interpretata a due voci: due sguardi diversi sugli stessi episodi, sugli stessi drammatici momenti di questa storia di amore e di odio, in cui la sopraffazione psicologica del personaggio femminile si mescola a drammatici momenti di tenerezza. E, a giocare un ruolo fondamentale in questa “favola nera”, una colonna musicale, la sonata K.475 di Mozart, a segnare la svolta iniziale e la risoluzione finale, in una interazione profonda con la vita e i sentimenti dei due protagonisti. Una nota dolce in un mondo brutale. Un libro che lascia sicuramente un segno profondo nell’animo del lettore».
- 5º Paolo Montaldo di Luserna San Giovanni(TO) Con l’opera: Il labirinto di Dio editore: Neos premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore. «Affascinante romanzo pieno di intrighi, misteri, complotti, in cui atmosfere gialle e poliziesche si alternano ad influssi esoterici ed arcani. Una vicenda di grande seduzione, dove compaiono elementi legati ai Templari e al Vaticano, e dove fanno la loro comparsa il Mossad, i Neonazisti, agenti segreti e uomini di fede, con uno scenario che si sposta da San Pietroburgo a Parigi, dalla Toscana al Mont Saint-Michel… Libro che cattura l’attenzione del lettore, dalla prima all’ultima pagina, trasportandolo in un’avventura davvero coinvolgente».
Sezione Volume di poesie
- 1º Nazario Pardini di Arena Metato (PI) Con l’opera: L’azzardo dei confini Edizioni: Book Sprint premiato con trofeo, diploma d’onore e assegno di 500€. «E’ un viaggio a folle velocità costante, nell’arte della costruzione poetica. Leggo appassionato una canzone trascinante, ricca di immagini e riferimenti vivi di storia di strada e di vita vissuta. Non si può terminare la lettura di nessuno di questi versi, se prima non ci si è calati in questa spelonca dei sogni (da L’isola di Crono). Non è difficile perdersi estasiati nella ragnatela d’emozioni che Nazario Pardini ci confeziona con amore. E’ come un film in “3D”: chi legge è vicino al protagonista, vive con i suoi occhi, diventa scenografia, ne fa parte. L’azzardo dei confini entra nei nostri cuori, non solo come il libro più votato dalla giuria tecnica, ma anche come compagno di giochi nel percorso, fino alla frontiera dell’azzardo personale».
- 2º Bartolomeo Smaldone di Altamura (BA) Con l’opera: Atomi editore: Gelsorosso Editore premiato con targa d’argento, diploma d’onore e con il quadro di Isidoro Cottino. «La poesia di Bartolomeo Smaldone per un verso è diario dell’anima che elabora la rete delle emozioni costituenti gli atomi della materia e le occasioni della vita, ma per altro verso è calepino di annotazione dei modi mediante cui si ricostruisce l’artificio di rappresentazione letteraria del mondo, tra significato e significante, in un gioco di rimandi che è ricco di fascino e di perfette prospettive tra le idee e le cose, anche organizzato in una forma visiva di assoluto pregio artistico».
- 3º Natino Lucente di Cosenza Con l’opera: Il canto di un sosia Edizioni Genesi; premiato con targa d’argento,diploma d’onore e con il quadro di Giorgio Viotto. «In una misura di suprema eleganza giocata nell’interazione di ironia e dramma, la poesia di Natino Lucente è stupenda rappresentazione della condizione di spaesamento e di entropia del poeta moderno che si muove nell’ambivalenza dei valori e nell’anfibologia degli approdi cui conduce il suo canto apparentemente privo di identità, perché lacerato dal possibilismo prospettico di una cultura sempre più relativistica e sempre meno certa dei valori che vorrebbe rappresentare e tramandare ai posteri».
- 4º Flavio Vacchetta di Bene Vagienna(CN) Con l’opera: Akeldamà editore: Passi puntoacapo premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore e con il quadro di Maria Scalia. «Brevi e lancianti squarci di vita vissuta, assaporata, bramata: il poeta si fa interprete con vigorosa ricettività di ogni stimolo che si traduce sovente in effusioni sentimentali. E la musa dell’amore è percettibile, ma al tempo stesso indefinita: un po’ amante e un po’ sposa, un po’ amica e un po’ guerriera. Tra castità e ardore, tra silenzi e sogno».
- 5º Ivana Brigliadori di Bologna Con l’opera: Letras de tango editore: Il ponte vecchio premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore. «Il volume, con versione a fronte in spagnolo, colpisce per le suggestioni forti, fatte di rabbia e delusioni, nostalgia e voglia di vivere. Il ritmo implosivo finisce per trascinare come un tango, perché dietro alla musicalità, dalle interruzioni brusche, c’è un mondo di personaggi innamorati ma maldestri, eroici ma illusi. Quasi a rimarcare il costante smarrimento umano».
Sezione Racconto
- 1º Riccardo Gazzaniga di Genova Con l’opera: Il gregario premiato con trofeo, diploma d’onore e assegno di 500€. «21 chilometri suddivisi in 16 pagine percorsi da un gregario di una squadra ciclistica che si ribella al suo ruolo per vivere un po’ della gloria che gli spetta, per poi ritornare nuovamente nel grigiore della sua esistenza. Il nome ed il cognome del protagonista (Prudencio Sanchez, prudente santo), a dispetto del pugno che sferra all’odioso francese, capitano della sua squadra, paiono meditati ed evocativi. La buona conoscenza del linguaggio sportivo e della cultura giornalistica legata al ciclismo appare come una doverosa citazione ed un omaggio alla bicicletta e a tutti i suoi attori. Il racconto è scritto con buon senso ritmico, un ottimo linguaggio letterario, una prosa sciolta e disinvolta. La metafora che utilizza la figura del gregario è attuale e ben delineata. Ricorda atmosfere da “il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway e bisogna saperci fare per non scadere nel banale. Perfetto. Non c’è altro da dire. Continui così»
- 2º Alberto Castagnari di Pinerolo (TO) Con l’opera: Londra premiato con targa d’argento, diploma d’onore e con il quadro di Egidio Albanese. «Il racconto deve moltissimo alle atmosfere fantastiche e spiritiche de “A Christmas Carol” di Dickens e di grande impatto teologicomorale di “Delitto e castigo” di Dostoevskkij. Non si creda, tuttavia, che si tratti di una copia carbone di classici letterari. Se da un lato il racconto abbonda (volutamente) di atmosfere rese celebri da grandi autori classici, dall’- altra le stravolge e le piega per raggiungere nuovi livelli di narrazione più contemporanei ed incisivi. Il cattivo del racconto (un attualissimo Scrooge) è un personaggio assai comune e reale oggi nella nostra Italia, con la crisi economica galoppante. All’autore diamo un giudizio che è come un augurio da biscotto cinese della fortuna: “un futuro ottimo e abbondante”.
- 3º Roberto Gennaro di Genova Con l’opera: Polvere di luna premiato con targa d’argento,diploma d’onore e con il quadro di Attilio Lauricella. «“Polvere di Luna” è una favola delicata e preziosa, in grado di suscitare nel lettore emozioni forti e sincere. La metafora sulla vita, tutt’altro che ermetica e complessa, si snoda fino alla fine con semplicità, scioltezza e impareggiabile leggerezza. Neil Gaiman scriveva che “c’è spazio per far significare le cose più di quanto esse appaiano”. L’autore di “Polvere di Luna” ne è convinto ed è riuscito a darci una sua fantasiosa, personale, interpretazione di quel “Lettera ad un bambino mai nato” di Oriana Fallaci che viene citato nel finale e che permea l’intera struttura narrativa della storia. Giudizio molto buono».
- 4º Maria Cristina Di Dio di Calascibetta(EN) Con l’opera: La casa di vetro premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore e con il quadro di Gaetano Lanatà. «Racconto scorrevole e scritto con linguaggio disinvolto ed appropriato. La casa di vetro è una metafora sulla paura e la follia. Un racconto intenso, sentito, in grado di stupire ed affascinare. Ha un unico punto debole nel finale non troppo sorprendente. Segno evidente che ci troviamo di fronte ad un autore con buone possibilità ma che ha bisogno di scrivere ancora prima di raggiungere il suo apice. Può sembrare un giudizio negativo ma in realtà è un applauso prezioso a ciò che è stato fatto ed un invito a continuare ad insistere ed a regalarci emozioni ancor più grandi ed intriganti. Si leggerà sicuramente molto bene di questo autore in futuro e il nostro giudizio sul testo è più che discreto».
- 5º Roberto Re di Lanzo (TO) Con l’opera: L’ultimo tramonto premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore. «L’autore ha scritto un racconto fortemente evocativo. L’ambientazione è resa reale e vivida da un tessuto narrativo attento e appropriato. E’ stato difficile leggere queste 14 cartelle senza ricordare la letteratura fantastica di Lovecraft, Poe o del Wells de l’isola del Dottor Moreau. E’ anche affascinante il grado di delicatezza che si sia riuscito a trasmettere nel testo pur trattandosi di un racconto drammaticamente tragico. L’autore de “L’ultimo tramonto” dimostra buona dimestichezza con una costruzione narrativa fatta di refraim o balzi temporali all’indietro. Crediamo unanimemente che il giudizio sull’opera sia abbondantemente positivo».
Sezione Poesia singola
- 1º Stefano Innocenti di Uzzano (PT) Con l’opera: La ballata dell’amor disperato premiato con trofeo, diploma d’onore e assegno di 500€. «Una delicata ballata, dal finale apocalittico. Protagonisti di un amore impossibile i due astri che da sempre accompagnano la nostra vita e i nostri sogni. Il sole e la luna sono protagonisti assoluti dei palcoscenici diurno e notturno. Averli insieme è un paradosso azzardato, ontologicamente improponibile. Il sole è ardore, potenza, temerarietà. La luna è frescore, fragilità, meditazione. Così il giorno e la notte costituiscono per noi una bilancia salvifica, pretendere una fusione forzerebbe irrimediabilmente il nostro campo limitato e contingente. Un salto a cui non possiamo essere preparati. Come dire che ora non ci spetta l’Infinito».
- 2º Annamaria Cardillo di Roma Con l’opera: Ti cercherò premiato con targa d’argento, diploma d’onore e con il quadro di Gianni Sesia Della Merla. «La poesia “Ti cercherò” è un inno all’amore ostinato, che non si ferma di fronte ai primi ostacoli, che va a cercare braci per tenerlo acceso dove domina l’aridità della solitudine. La meta anche se iperbolicamente lontana è sempre possibile. Mette a dura prova le nostre capacità di lottare, ma il premio ripagherà del lungo peregrinare».
- 3º Rodolfo Vettorello di Milano Con l’opera: Dannata terra premiato con targa d’argento,diploma d’onore e con il quadro di Gabriella Lucatello. «Il paradiso esiste ed è la culla che ci ha visto nascere. E’ la nostra massima identità: prima o poi la si riconosce, gli affanni si stemperano, la gratitudine sublima. Questo è il messaggio forte della poesia “Dannata terra”. Paese natale come croce e delizia. Croce nella aridità ancestrale del torrente, nella povertà di spazi, nella fame che conosce il limite delle patate. L’apparente libertà prende il binario del peso dell’emigrazione. Ma poi il poeta guarda il suo cielo ed è un garrire lieto di rondini, è la trasparenza assoluta degli spazi azzurri. La terra possiede magicamente le volte gotiche dell’erba, richiesta umile e silente d’infinito».
- 4º Rossella Tamponi Maiore di Genova Con l’opera: Ardente premiato con medaglia d’argento e diploma d’onoree con il quadro di Corrado Alderucci. «“Ardente” affronta il tema doloroso della veglia del morto. Intorno alla cara salma si compie un rito carico certamente di pietas, attraverso un codice consolidatosi nel tempo, in frasi iterative che dal sommerso della coscienza ritornano implacabilmente alla superficie. Il ruolo della neo vedova è ben delineato, la donna che appunto come donna, porta da sempre le stigmate delle pie donne piangenti sul corpo del Cristo deposto. Ma intorno c’è la folla dei parenti più lontani, degli amici. Il poeta coglie bene i taciti sorrisi che emergono dagli astanti, una sorta di adiuvante affinché il senso definitivo della morte non si diffonda dalla rigidità del cadavere».
- 5º Marco Dazzani di Imola (BO) Con l’opera: Come un ricordo premiato con medaglia d’argento e diploma d’onore. «“Come un ricordo” è un testo poetico decisamente ben strutturato. Calibrato esemplarmente in sette quartine con il primo verso indicante un’azione umana e i successivi tre una similitudine con un animale che procede in un perimetro angusto, per concludersi con un climax ascendente di sorprendente fattore emotivo che spiega l’arcano della digressione. Il poeta traccia così il ricordo della madre. A tinte forti l’amara constatazione di un rapporto difficile, di non aver capito i ruoli fondamentali dell’asse primario della famiglia. Un messaggio in bottiglia per il lettore perché non cada in una così raccapricciante deriva».
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Premio Nazionale di Arti Letterarie Arte Città Amica IX edizione |
Premio Nazionale di Arti Letterarie Arte Città Amica Torino 2011 VIII Edizione |
Premio Nazionale di Arti Letterarie Arte Città Amica V Edizione (2008) |
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